La costruzione del Forte
Il Forte di Pietralata fu edificato tra il 1881 e il 1885 sugli ordini del governo italiano per rafforzare il “Campo Trincerato di Roma”, un sistema difensivo progettato dall’ingegnere militare Giambattista Piacentini. Questo ambizioso piano nacque dopo la proclamazione di Roma capitale del Regno d’Italia (1870), con l’obiettivo di proteggere la città da eventuali attacchi provenienti dall’esterno.
Situato su un’altura nei pressi del fiume Aniene, il Forte di Pietralata è il più grande dei quindici forti costruiti attorno a Roma, estendendosi su una superficie di oltre 25 ettari. La posizione strategica consentiva di controllare l’area nord-est della Capitale, un tempo rurale e isolata. Il complesso era circondato da un fossato difensivo, dotato di mura di cinta e di un ponte levatoio, elementi tipici delle fortificazioni dell’Ottocento.
Il sistema difensivo romano e i quindici forti di Roma
Il “Campo Trincerato di Roma” era un sistema coordinato di 15 forti e 3 batterie disposti ad anello intorno alla città, a circa 3-4 km dalle Mura Aureliane. Ogni forte poteva comunicare visivamente con quelli adiacenti, creando una linea difensiva continua di circa 37 km. Era un’opera all’avanguardia per l’epoca, in grado di proteggere la giovane capitale del Regno d’Italia.
Ecco l’elenco completo dei 15 forti del Campo Trincerato di Roma con la loro posizione:
- Forte Antenne – Monte Antenne, Municipio II
- Forte Aurelia (Aurelia Antica) – Via Aurelia Antica, Municipio XII
- Forte Boccea – Via di Val Cannuta, Municipio XIII
- Forte Bravetta – Via di Bravetta 741, Municipio XI
- Forte Braschi – Via della Pineta Sacchetti 73, quartiere Trionfale
- Forte Casilina – Area tra Via Casilina e Via Prenestina
- Forte Ostiense – Salita del Forte Ostiense, Municipio VIII
- Forte Portuense – Zona Portuense, Municipio XI
- Forte Prenestino – Via Federico Delfino 187, quartiere Centocelle
- Forte Tiburtina – Lungo Via Tiburtina, Municipio IV
- Forte Trionfale – Quartiere Trionfale, Roma nord-ovest
- Forte Ardeatina – Lungo Via Ardeatina, Municipio VIII
- Forte Monte Mario – Area di Monte Mario, Municipio XIV
- Forte Nomentana – Lungo Via Nomentana, Municipio III
- Forte Pietralata – Area nord-est di Roma, quartiere Pietralata
Molti di questi forti, con il passare dei decenni, persero la loro funzione difensiva. Alcuni furono riconvertiti a usi civili e culturali (come il Forte Prenestino, oggi centro sociale e culturale), mentre altri – come il Forte di Pietralata – rimasero di proprietà militare, adattandosi ai bisogni di una nuova epoca.
La Caserma “Antonio Gandin” e la Brigata Meccanizzata “Granatieri di Sardegna”


Oggi, il Forte di Pietralata ospita la Caserma “Antonio Gandin”, sede della Brigata Meccanizzata “Granatieri di Sardegna”. La brigata, erede della tradizione dei “Granatieri del Re”, è la più antica unità dell’Esercito Italiano ancora in attività, fondata ufficialmente nel 1659. È composta da reparti di fanteria meccanizzata, specialisti, unità logistiche e comando.
I Granatieri di Sardegna rappresentano un corpo d’élite dell’Esercito: truppe scelte, caratterizzate da addestramento rigoroso, spirito di corpo e grande visibilità cerimoniale. La loro uniforme tradizionale, con pennacchio bianco e rosso sul copricapo, è tra le più iconiche dell’Italia militare. Oltre alle funzioni operative e di rappresentanza, la brigata ha partecipato a numerose missioni internazionali di pace in Kosovo, Libano, Iraq e Afghanistan, operando sotto l’egida ONU e NATO.
La Caserma Antonio Gandin è intitolata al Generale Antonio Gandin, comandante della Divisione Acqui, eroe della tragica vicenda di Cefalonia del 1943, simbolo di coraggio e fedeltà ai valori dell’Esercito Italiano. La sua figura rappresenta ancora oggi un esempio di disciplina, onore e sacrificio.
Oltre alle attività operative, la caserma ospita reparti logistici, amministrativi e di supporto della brigata. L’area, pur rimanendo a uso militare, è spesso coinvolta in eventi commemorativi, cerimonie e iniziative con il quartiere, contribuendo a mantenere vivo il legame tra istituzioni militari e cittadinanza.
Il servizio di Roberto Giacobbo – “Freedom: Oltre il Confine”

Il Forte di Pietralata è stato oggetto di un approfondito servizio giornalistico realizzato da Roberto Giacobbo per la trasmissione “Freedom – Oltre il Confine”, andato in onda su Italia 1 il 15 gennaio 2021. Il reportage, intitolato “Il Forte Pietralata”, racconta la storia del complesso, ne mostra le aree più suggestive e illustra la sua evoluzione da struttura difensiva ottocentesca a moderna caserma militare.
Il servizio è disponibile integralmente sulla piattaforma ufficiale Mediaset Infinity al seguente link:
Guarda “Il Forte Pietralata” su Mediaset Infinity
Un patrimonio storico da valorizzare
Il Forte di Pietralata rappresenta un monumento di grande valore storico e simbolico per Roma. Sebbene l’accesso sia oggi limitato per motivi militari, la sua architettura, la posizione e il ruolo nel quartiere continuano a renderlo un punto di riferimento identitario per la città.
La presenza della Caserma “Gandin” garantisce la cura e la conservazione dell’area, preservando un pezzo importante della storia militare italiana. In prospettiva, il Forte di Pietralata potrebbe divenire parte di un più ampio progetto di valorizzazione dei forti romani, come già avviene per altre strutture del “Campo Trincerato”.
Coniugando memoria, architettura e servizio, il Forte di Pietralata testimonia la capacità di Roma di unire la propria eredità storica con il presente, continuando a rappresentare un baluardo di identità, orgoglio e appartenenza.
Come raggiungere e visitare il Forte di Pietralata
Il Forte di Pietralata si trova in Via del Forte di Pietralata 7, nel quartiere Pietralata, a Roma. Oggi l’edificio ospita la Caserma “Antonio Gandin”, sede operativa dell’Esercito Italiano, e l’accesso è pertanto riservato al personale militare e alle attività istituzionali.
In alcune occasioni speciali, tuttavia, vengono organizzate visite guidate e giornate aperte al pubblico, promosse in collaborazione con enti civili, associazioni storiche e istituzioni culturali. Per informazioni aggiornate sulle eventuali aperture, è consigliabile contattare il Ministero della Difesa o il Comando della Brigata Meccanizzata “Granatieri di Sardegna”, che gestisce la struttura.
Anche se non è liberamente visitabile, il Forte può essere ammirato dall’esterno: passeggiando lungo Via del Forte di Pietralata o la vicina Via di Pietralata si possono osservare le imponenti mura, i bastioni e i resti delle antiche fortificazioni, che ancora oggi raccontano un capitolo importante della storia militare della capitale.

